Eno Tecno Chimica

Laboratorio Enochimico Autorizzato MIPA

Enologo Anselmo Paternoster

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INFORMAZIONI SULLA COMPOSIZIONE CHIMICO FISICA DEL TERRENO

 

I terreni sono formati da elementi grossolani (scheletro e sabbia), da calcare, da sostanze allo stato colloidale di origine minerale (argilla) od organica (humus).

 

  1. Scheletro e sabbia. Lo scheletro è formato dai frammenti più grossolani della matrice minerale. La sabbia è costituita da cristalli di quarzo, feldspati, miche, residui di conchiglie, ecc. La sabbia è generalmente il componente più abbondante e svolge una funzione essenzialmente fisica

 

  1. Calcare. È carbonato di calcio, derivante dalla roccia madre, ed è più abbondante quando questa è di natura sedimentaria mentre scarseggia se è di natura eruttiva. La forma in cui esso è presente influisce sulle proprietà del terreno: mentre i calcari duri (marmi, calcari cristallizzati) hanno scarsa influenza, i calcari teneri, quali la craie, sono facilmente disciolti dalle acque circolanti cariche di anidride carbonica e agiscono sulle proprietà fisiche, chimiche e biologiche del terreno. Questi calcari attivi, se presenti in eccesso, provocano nelle piante fenomeni di clorosi.

 

  1.  Argilla. È costituita da particelle minerali aventi diametro inferiore a 2 millesimi di millimetro. Deriva direttamente da rocce madri argillose, come le marne, o dall'alterazione di minerali diversi (silicati, quali feldspati, miche), contenuti nella roccia madre. Per queste ragioni l'argilla, per lo più costituita di diversi silicati di sodio, potassio, calcio, magnesio e ferro, non ha composizione ben definita e può essere accompagnata da ossidi di ferro, frammenti di quarzo, ecc. Le proprietà e l'importanza dell'argilla sono legate alla capacità che essa ha di assumere lo stato colloidale; generalmente flocculata, l'argilla tiene unite le altre particelle del terreno e contribuisce a determinarne la struttura. Come altre sostanze finemente suddivise essa fissa anche elementi come il calcio, il magnesio, il potassio e il sodio, cui è legato il potere assorbente del terreno.

 

  1. Sostanza organica e carica microbica. La sostanza organica proviene da residui di microrganismi, di vegetali e di animali ed è particolarmente abbondante nello strato più superficiale del terreno. Alla presenza di sostanza organica in forma colloidale, così come a quella di argilla colloidale, è legato il potere assorbente del suolo. Lo strato superficiale è ricco anche di microrganismi: secondo le valutazioni piu recenti si ritiene che vi siano 3 miliardi di batteri per grammo di terreno e si valuta a 10 t il peso totale dei batteri presenti in 1 ettaro di buona terra, in soli 10 cm di profondità.

 

Proprietà chimiche.

  1. Potere assorbente e fenomeni di scambio. Dipendono dalla proprietà che hanno le sostanze organiche (humus) o minerali (argilla) presenti nel terreno allo stato colloidale di trattenere i cationi ammonio, calcio, potassio e, grazie alla presenza del calcio, anche l'anione fosfato. Tra gli ioni così fissati si possono realizzare fenomeni di scambio; le basi, liberate in seguito all'alterazione delle rocce, si fissano sul complesso colloidale assorbente e vengono messe gradualmente in libertà attraverso fenomeni di scambio, costituendo la fonte principale degli elementi chimici assimilabili dalle piante.

 

  1.  Acidità e potere tampone. L'acidità esprime la concentrazione di ioni H+ e dà indicazioni sul grado di saturazione del complesso assorbente. Le variazioni dell'acidità del terreno si realizzano solo gradualmente e lentamente poiché il terreno è dotato di potere tampone.

 

  1. Nutrizione minerale delle piante. Si ritiene che la nutrizione minerale delle piante si compia per scambio diretto fra le radici e il complesso colloidale assorbente; essa dipende quindi dalla capacità di scambio, assicurata da un tenore sufficiente di sostanze colloidali, dal grado di saturazione del complesso (se è troppo basso [terreno acido] le basi sono energicamente trattenute dal terreno e non possono venir assorbite dalle piante), dal rapporto delle basi fra loro (tutte le basi necessarie alla nutrizione devono risultare disponibili in quantità sufficiente).

 

Proprietà biologiche.

 I  residui organici del suolo sono soggetti a una decomposizione più o meno rapida dovuta agli agenti biologici. La materia organica fresca si trasforma dando origine a composti minerali solubili o gassosi (NH3, HNO3, CO2, ecc.) e a composti colloidali relativamente stabili, che si mineralizzano molto più lentamente della materia organica fresca. Si ha inizialmente produzione di ammoniaca (ammonizzazione), poi di acido nitrico (nitrificazione); quando il terreno si trova in condizioni sfavorevoli (acidità eccessiva, anaerobiosi), si verifica il solo fenomeno dell'ammonizzazione.

 

Principali costituenti e proprietà dei terreni

Percentuale di componenti

Terreni

Natura fisica

Resistenza agli strumenti

Piante spontanee

Colture attuabili

Elementi da aggiungere

70 / 80% di sabbia, niente argilla

sabbiosi o silicei

non trattengono l'acqua temono la siccità

permeabili, facili da lavorare

castagno, pini, felci, erica, ginepro, rododendro

avena, segale, patata, grano saraceno, riso, trifoglio

argilla

oltre il 30% di carbonato di calcio

calcarei

temono la siccità

permeabili, facili da lavorare

papavero, cardo, ginestra, quercia

grano, erba medica, barbabietola, lupinella, pomodoro

letame

oltre il 30% di argilla

argillosi o forti

duri in estate, plastici d'inverno

Impermeabili, tenaci, difficili da lavorare

equiseti, giunco

prati, pascoli

marna, calce

oltre il 20% di sostanza organica

organici

torbosi, paludosi, si imbevono d'acqua

inadatti alla coltivazione

giunco, carex, erbe palustri

inadatti alla coltivazione

 

80% di sabbia

5% di calcare

10% di argilla

5% di humus

di mediano impasto

conservano l'umidità

facili da lavorare

moltissime

tutte le colture

 

 

Il nostro Laboratorio esegue analisi del terreno determinando le concimazioni più appropriate.

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